Pippi Calzelunghe... e il sogno della libertà
Successo strepitoso domenica pomeriggio per lo spettacolo che il "Quadrato Magico” ha proposto all’auditorium San Antonio di Morbegno; e non poteva che essere altrimenti visto che “Pippi Calzelunghe” è un testo conosciuto in tutto il mondo – le repliche della serie tv vanno in onda da decenni – e da tutte le generazioni. E così, con la scusa di portare la propria figlia o figlio a teatro, il genitore ha avuto l’occasione di rispolverare vecchie passioni e, perché no, di divertirsi. Tanti devono averlo pensato, perché un quarto d’ora prima dello spettacolo l’auditorium era già pieno stipato e, purtroppo, qualche bambino non è riuscito ad entrare.
Sul palco la fondazione Aida di Verona che ha proposto la rappresentazione, che ha vinto peraltro il premio Biglietti d’oro Agis-Eti. Tre gli attori, una Pippi Calzelunghe con le trecce bionde (forse questa l’unica nota stonata) e due compagni di viaggio che hanno interpretato alternativamente Tommy e Annika, la zia Pryssellius, i due ladri, i due poliziotti ecc. A farsi aiutare nelle parti recitate tre burattini-bambole che hanno ammaliato i più piccoli. Le vicende portate in scena sono fra le più famose di quelle raccontate da Astrid Lindgreen, la maggiore scrittrice svedese di letteratura per ragazzi, improntate sul concetto che tanto affascina il bambino: quello dell’essere libero di fare quello che si vuole. Camminare all’indietro, dormire con i piedi sul cuscino, portare un paio di scarpe il doppio più grande dei propri piedi, papparsi caramelle al posto dell’olio di ricino, vivere da solo con un cavallo in terrazzo. In fondo, però, la genuinità di cuore e sentimento. Il finale, con la colonna sonora intonata da grandi e piccini in coro, ha reso l’immortalità di questo testo.
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