Coccopalmerio il cardinale valtellinese
Anche la Valtellina da ieri ha il “suo” cardinale: Francesco Coccopalmerio, nato a S. Giuliano Milanese il 6 marzo 1938, ma attaccato alla Valtellina perché figlio della maestra Giuseppina Ceppi della contrada Valchiosa nel comune di Sernio. Monsignor Coccopalmerio, nominato vescovo ausiliare di Milano e presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, è fra i 22 nuovi cardinali (di cui 18 "elettori" e quattro ultra-ottantenni) nominati da papa Benedetto XVI.
In tanti hanno seguito con commozione e orgoglio la solenne cerimonia ieri a Roma, che dopo la formula di creazione delle nuove “porpore”, ha previsto l'imposizione della berretta cardinalizia, la consegna dell'anello e l'assegnazione a ciascun neo-cardinale del titolo o della diaconia relativamente a una chiesa di Roma. C’erano tutti gli amici del nuovo cardinale: una delegazione dal paese natale della madre, ovvero Sernio, ma anche di Tirano (entrambi i Comuni hanno eletto il monsignor cittadino onorario), gli amici dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio, del Lions Sondrio Host, dell’Associazione Valtellinesi a Milano.
«Pregate per me, affinché possa sempre offrire al Popolo di Dio la testimonianza della dottrina sicura e reggere con mite fermezza il timone della santa Chiesa», ha espresso nella sua preghiera il Papa. Benedetto XVI ha impresso al vertice della Chiesa l'impronta della sua visione teologica, del suo stile pastorale, delle sue priorità ecclesiali. Toccante e piena di simboli la cerimonia: ognuno dei nuovi cardinali ha ricevuto dalle mani del Papa la berretta, l'anello e la pergamena con il titolo cardinalizio. Ad ognuno il Santo Padre ha letto le formule latine e con ognuno scambiato qualche frase e sorrisi. Per tutti loro, nell'omelia, il Papa ha riassunto il senso del rito di oggi: i cardinali sono chiamati a servire la Chiesa e il popolo di Dio, il servizio non si fa secondo le logiche del mondo, che sono quelle del potere e della gloria. «Vi è chiesto - ha spiegato con chiarezza - di servire la Chiesa con amore e vigore, con la limpidezza e la sapienza dei maestri, con l'energia e la fortezza dei pastori, con la fedeltà e il coraggio dei martiri, siete chiamati a considerare e valutare le vicende, i problemi e i criteri pastorali che toccano la missione di tutta la Chiesa. E in questo delicato compito l'esempio è quello di Cristo, pronto all'estremo sacrificio». Con i nuovi cardinali, diventano 30 gli italiani elettori. Nell'intero collegio cardinalizio gli europei sono 67, 11 gli africani, 9 gli asiatici, uno dall'Oceania, 22 gli americani del sud e 15 dal nord America. Il numero totale di porporati elettori è 125, cioè 5 più della norma in caso di conclave, ma già nei prossimi mesi alcuni raggiungeranno gli ottanta anni, uscendo dal collegio elettorale.
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