Prato Valentino: il progetto
Non ha nessuna intenzione di fermarsi la società Alpe Teglio nata da soli due mesi per far rinascere Prato Valentino; il gruppo sta lavorando per riuscire a riaprire gli impianti di sci per la prossima stagione invernale. Il segnale è stato l’attivazione del tapis roulant e dell’area gioco e sci per principianti e bambini sotto la Baita del Sole. Ma ora si guarda più in là. «Per poter rivolgersi agli investitori abbiamo bisogno di un progetto serio e lungimirante – spiega il presidente, Paolo Scavroni -. Per questo abbiamo contattato un professionista esterno alla realtà valtellinese, che è stato il direttore tecnico della riqualificazione dell’Alpe Bobbio, per farci predisporre una relazione tecnica. La scelta è andata verso una figura che non avesse “cristallizzazioni ambientali” con Teglio, proprio per ripartire da zero». Cosa contenga la relazione Scavroni ancora non vuole nel dettaglio rivelare, in quanto prima dovrà discuterne prima con i soci, ma qualche anticipazione la fornisce. «Si punta a riattivare sia la seggiovia sia lo skilift mantenendo per ora gli impianti attuali con un aggiornamento degli stessi – dice -. Inoltre andranno sistemate e messe in sicurezza le piste. Poi andrà valutato come predisporre l’innevamento artificiale, se acquistare o noleggiare i cannoni. Comunque la cifra per la riqualificazione si aggira intorno al 200/250mila euro, anche se i costi potrebbero essere abbattuti, visto che Alpe Teglio ha intenzione di lavorare in prima persona con manodopera e mezzi».
Ma l’aspetto più importante della relazione riguarda il futuro di Prato Valentino. Tutti concordi che gli impianti vadano aperti, quali gli interventi affinché Prato Valentino guardi al futuro con positività? Ebbene nella relazione sono indicate sia le strategie per rendere le piste meglio percorribili con semplice sistemazione morfologica del terreno sia l’area di rilancio individuata nell’intermedia, ovvero nei pressi del laghetto artificiale realizzato dal Comune. «Prato Valentino ha già raggiunto un livello di saturazione e vogliamo mantenere la sua formazione a “giardino naturale” – aggiunge Scavroni –. Per questo credo, e lo studio lo conferma, che la possibilità di crescita sia nell’intermedia dove si potrebbero creare un punto di ristoro e un solarium in prefabbricati vicino al lago. La seggiovia attuale è lenta, è vero, ma dà la possibilità di staccarsi all’intermedia e potersi fermare in questo spiazzo che ben si presta ad essere vissuto».
Nel frattempo altro passo importante fatto in questi giorni è il contratto d’affitto di seggiovia e sciovia che la società Tellina Tour Service (proprietaria dei due impianti) ha firmato a beneficio di Alpe Teglio. Settimana prossima si riunirà il consiglio di amministrazione, dopodiché il piano sarà presentato ai soci e agli sponsor per poi procedere all’aumento del capitale sociale dell’Alpe Teglio.
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