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17-02-12, 09:18 | #1 |
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Aprica Pii: ricorso e lavori
«Non ci sarà nessun blocco dei progetti: i lavori per realizzare a S Maria una piazza per manifestazioni e svago, oltre a 14 posteggi interrati, partiranno presto; entro la fine di febbraio, inoltre, presenteremo alla popolazione le proposte raccolte con il concorso di idee per la riqualificazione dell’area tennis».
Parla il sindaco di Aprica, Carla Cioccarelli, che annuncia l’avvio degli interventi ai due Piani integrati di intervento finiti nel mirino, insieme a quello maggiormente contestato anche dalla popolazione dell’ex albergo Aprica, del ricorso al Tar prima e ora del ricorso al Consiglio di Stato da parte di Andrea Corvi. «Già in occasione del ricorso di primo grado non era stata chiesta la sospensione dei lavori – precisa Cioccarelli -. Prudenzialmente c’era stato un rallentamento dell’iter però. Dopo la notizia che il Comune ha vinto in primo grado e dopo aver letto con attenzione l’articolata sentenza che dà ragione al Comune, più che mai si è certi di andare avanti senza remore. Non conosco esattamente i tempi del Consiglio di Stato, ma ho percepito che ci possono volere anche tre anni prima della sentenza. Dunque si parte». E si parte soprattutto a S. Maria dove saranno realizzati piazza, parcheggi nella contrada bassa e la sede dei Vigili del fuoco e del Soccorso Alpino in un’area dietro la chiesa. Entrambi i progetti sono in via di definizione. Nel caso della caserma dei Vigili del fuoco e del Soccorso alpino, la struttura sarà innalzata dietro la chiesa all’inizio di via Clef e avrà due garage per i volontari ed, eventualmente uno spazio da adibire a magazzino comunale. La piazza, invece, la cui pavimentazione sarà qualcosa di distintivo per il paese, sarà adibita a luogo di manifestazioni all’aperto o semplicemente di ritrovo per i contradaioli. Al di sotto della stessa saranno costruiti 14 box interrati. Saranno posteggi pubblici, anche se qualche residente della contrada si è informato sulla possibilità di acquisizione del box auto. Passando a quello che è stato ribattezzato “Giardino dello sport”, entro la fine del mese si conosceranno le proposte che sono pervenute al Comune per la riqualificazione dell’area tennis. Concorso di idee, si ricorderà, che aveva suscitato le perplessità dell’Ordine degli architetti della provincia di Sondrio per come era stato gestito, ovvero in modo troppo tecnico, pur dando a tutti – professionisti, cittadini e ragazzi – la possibilità di parteciparvi. E caso vuole che siano proprio gli studenti ad aver fatto breccia nel “cuore” del sindaco: «Le buste sono state aperte, ho cominciato a dare una “sbirciatina” – annuncia Cioccarelli – e devo dire che il progetto che mi piace di più è proprio quello di alcuni studenti di un istituto tecnico. Peraltro è anche l’idea più economica. Non voglio svelare oltre, rimandando alla presentazione che faremo a breve». «La mia è un’iniziativa di senso civico, rivolta alla tutela degli interessi generali e alla salvaguardia del bene comune, concetti ormai quasi dimenticati, ma che sono alla base di ogni democrazia e garantiscono la convivenza civile fra i cittadini. Ricorrere al Consiglio di Stato contro il pronunciamento del Tar, non è che la logica continuazione della prima iniziativa». Con queste parole Andrea Corvi, cittadino di Aprica ma che lavora a Milano, spiega le motivazioni che lo hanno spinto a proseguire sulla strada del ricorso contro i tre Piani integrati di intervento di Aprica. Solo alcune settimane fa la notizia che il Tar aveva dato ragione al Comune, ma Corvi non si dà per vinto e ora ha ricorso al Consiglio di Stato. «I compromessi appartengono a coloro che si preoccupano solamente di mantenere “la loro poltrona al caldo” – prosegue -. Quale l'interesse più prezioso da lasciare ai propri figli e da tutelare in una località alpina se non la salvaguardia del territorio e la valorizzazione delle sue risorse? E' dovere di ogni buon padre impegnarsi nel pretendere un'amministrazione che sappia governare con rigore, equità e trasparenza». E spiega meglio cosa intende: «Rigore nella gestione delle spese, equità nell'assegnazione dei fondi, trasparenza nelle decisioni». «Ci aspettiamo – questa la conclusione – un’amministrazione che sappia garantire l’interesse generale nel pieno rispetto dei diritti e dei legittimi interessi dei singoli, un’amministrazione che sappia stimolare la crescita e lo sviluppo economico della comunità, capace di iniziative incisive per la valorizzazione del territorio e per un serio rilancio turistico del nostro paese». |
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