Sindaci contro il gioco d'azzardo
Non poteva che esserci anche il Comune di Tirano fra gli enti locali che dicono “no” al gioco d’azzardo. Dopo i problemi avuti nei mesi scorsi per l’affidamento del bocciodromo e la sospensione dello stesso affidamento a causa dell’intenzione dei gestori di installare slot machine, la giunta comunale ha approvato l’adesione al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Grazie alla “Scuola delle buone pratiche – amministratori locali per la sostenibilità”, organizzata da Terre di mezzo e Lega delle autonomie, è nato infatti un gruppo di amministratori che, desiderando contrastare questo fenomeno, hanno redatto un manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Manifestato condivisi dall’amministrazione comunale di Tirano, guidata dal sindaco Pietro Del Simone, che ha aderito e intende mettere in atto ogni azione di contrasto e di contenimento del fenomeno. Fra gli obiettivi anche quello di sensibilizzare la cittadinanza sul rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo che, con un fatturato di 100 miliardi (pari al 4 per cento del Pil nazionale) è la terza industria italiana. Questo gioco, peraltro, costituisce il 12 per cento della spesa delle famiglie italiane e quando diventa patologico mette a rischio la serenità e la sicurezza delle persone, delle famiglie e della comunità, sostituendo ai valori fondati sul lavoro, sulla fatica, sui talenti, il caso, la fortuna e l’azzardo.
Il consiglio comunale di Tirano – primo in provincia, con il voto unanime di maggioranza e minoranze – qualche mese fa ha introdotto peraltro il divieto di installare le slot machine o apparecchiature similari a tutti i nuovi contratti di locazione ad uso commerciale degli immobili di proprietà comunale, che verranno sottoscritti d’ora in avanti. Inoltre l’amministrazione intraprenderà tutte le azioni di sensibilizzazione nei confronti degli enti sovra comunali come Regione e Parlamento, affinché possano modificare la legislazione vigente in modo che venga dato ai sindaci e alle giunte comunali un reale potere di controllo sulla diffusione e utilizzo dei numerosi strumenti di gioco sul proprio territorio, non solo per ragioni di ordine pubblico e di sicurezza, ma anche per la responsabilità sanitaria che compete ai sindaci consentendo loro di costruire un sistema di prevenzione sociale riconosciuto dalla Corte costituzionale.
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