In coro per non dimenticare

[Abriga.it]

Mentre negli anni passati le biblioteche comunali Libero Della Briotta di Ponte in Valtellina, guidata da Claudio Franchetti, e Luigi Faccinelli di Chiuro, guidata da Giorgio Baruta, hanno puntato sul teatro per celebrare e onorare il “Giorno della memoria” - e si ricordano gli spettacoli di Pino Petruzzelli e Moreno Gentili delle passate edizioni – quest'anno si cambia registro: dal teatro al canto. Immutato il filo conduttore quello della commemorazione delle vittime dell'Olocausto e immutato lo spirito che vede le due biblioteche, ormai da anni, collaborare per questa occasione.
Dunque per la Giornata della memoria 2016, come si diceva, sarà il canto protagonista: ospite sarà il coro ebraico di Milano “Cor Hakolot” per un concerto che ripercorre attraverso i canti della tradizione classica, moderna e contemporanea la storia del popolo ebraico. Il coro è formato da circa trenta elementi e possiede un vasto repertorio di musica popolare ebraica polifonica. Si esibisce in manifestazioni sia all’interno sia al di fuori delle comunità ebraiche. Il coro si è formato nel 1994 su iniziativa di Gliliah Dankner, musicista israeliana, con 15 coristi. Con un repertorio ebraico a 2 o 4 voci, si è esibito in manifestazioni organizzate dalla comunità ebraica di Milano. Nel 1997 è subentrato alla direzione del coro il maestro Martinho Lutero che ha sviluppato il processo di preparazione tecnico-vocale dei coristi. Dal settembre 1999 ha preso la guida del Col Hakolot il maestro e musicista israeliano Eyal Lerner, profondo conoscitore della musica ebraica. Il repertorio così si è ampliato con brani in yiddish e judeo-spagnolo. Dopo altri avvicendamenti dal settembre 2013 la formazione è oggi diretta dal maestro Pilar Bravo Martinez, al pianoforte il maestro Erica Nicchio.
La storia musicale evidenzia una forte presenza di tradizione ebraica nel campo esecutivo-interpretativo della musica colta durante gli ultimi tre secoli, ma una carenza della musica ebraica nel campo compositivo, salvo alcuni casi (Mendelssohn, Mahaler, Bloch, Shonberg). Per questo motivo, la maggior parte del materiale esistente e praticato dai cori che approdano a trattare il repertorio ebraico appartiene alla musica popolare, dove si apre un mondo intero che abbraccia tutte le tradizioni e le culture diffuse per secoli in tutto il mondo. Poeti talvolta sconosciuti che scrivevano in yiddish hanno ispirato cantautori e compositori che con le loro musiche hanno arricchito le feste, le cerimonie e gli eventi importanti della vita ebraica.
Fin dalla fine dell'Ottocento con il ritorno del popolo ebraico non soltanto alla sua terra ma anche alla sua lingua d'origine, anche la composizione su testi moderni in ebraico ha avuto un'enorme spinta. Oggi, grazie all'ingegno di alcuni poeti e musicisti israeliani, la musica popolare per coro ebraico si è arricchita notevolmente, mettendosi a pari livello con la migliore produzione di musica colta scritta in tempi moderni da altrettanti compositori israeliani. A Ponte se ne potrà avere un assaggio.
Il concerto si terrà sabato 23 gennaio, alle 21 al cinema teatro Vittoria di Ponte in Valtellina. L'entrata è libera.