Il fatto che oggi si possa entrare e ammirare la qualità della struttura - nata paradossalmente per essere distrutta - ci fa capire che l’utilizzo per cui era stata costruita non è servito, per fortuna. Così oggi è possibile scoprire non solo una parte della storia, ma anche tecniche costruttive e strategiche del passato. Parliamo della galleria di Mina di San Fedele a Verceia, realizzata dall’esercito italiano nel corso della Prima Guerra Mondiale per bloccare il passaggio dei nemici, distruggendo le due gallerie, stradale e ferroviaria, costruite dagli austriaci fra la metà e la fine dell’Ottocento, come passaggio fra la Valchiavenna e il passo dello Spluga al confine con la Svizzera e la piana dell’Alto Lario. Abbiamo visitato la galleria – i cui lavori di riapertura al pubblico sono stati finanzianti dalla Cm di Valchiavenna nell’ambito del progetto Interreg forti Linea Cadorna di cui Ersaf era capofila - insieme ad una delle guide del Museo della Guerra Bianca che se ne occupa.
L'approfondimento qui:
http://www.abriga.it/approf/det_appr...fondimenti=120