«Eppure la fotografia continua ad essere un mistero», scrive Graham Clarke. Un “mistero” da conservare, tutelare, far conoscere soprattutto nel connubio fra fotografia e archivio fotografico, che non è più soltanto il luogo della memoria, ma fonte inesauribile di elaborazione del presente e codice interpretativo del reale e della storia. Va in questa direzione l’iniziativa che la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano ha intrapreso per la valorizzazione dell’archivio fotografico della stessa Soprintendenza. L’ente ha, infatti, proceduto (con il contributo del Comune di Teglio) al restauro di 35 lastre fotografiche su soggetti valtellinesi. Essi riguardano il santuario della Madonna di Tirano (interno), le chiese parrocchiali di Ponte, Tresivio e Talamona, la stua Rigamonti a Sondrio e il battistero di Chiavenna. Molte riguardano palazzo Besta (interno, esterno e sala della Creazione, uno dei rari casi in cui la Soprintendenza possiede anche il relativo positivo: un'albumina del 1892 che era stata esposta anche in occasione della mostra fotografica del 2012 a Teglio.
Qui l'approfondimento:
http://www.abriga.it/approf/det_appr...fondimenti=114