A Tirano si viaggia a 100 megabitt
La dimostrazione del significato di quanto, ieri, è stato inaugurato a Tirano è venuta quando l'assessore regionale all'Ambiente, Claudia Maria Terzi, ha inserito il cavo nel router: la velocità della connessione è schizzata velocissima dai precedenti 4 megabitt agli attuali 100 megabitt al secondo. Il che significa giocare in modalità multiplayer con prestazioni elevate, guardare video in streaming in full Hd senza attese o interruzioni, condividere contenuti in maniera immediata e, prima di tutto, lavorare e connettersi al mondo senza problemi. Questi servizi e altro offre la banda ultralarga inaugurata a Tirano, primo Comune non capoluogo di provincia e sotto i 10mila abitanti ad averla installata con una spesa di 300mila euro, ripartita equamente fra Regione e partner privato (Telecom Italia), e nessun costo invece per il Comune di Tirano.
«Le politiche europee tendono alla mitigazione dei costi sociali e di accesso alla rete – ha detto il sindaco, Franco Spada -. Tirano, che vanta già un'autosufficienza energetica, ora ha anche il primato di essere località, non capoluogo di provincia, cablata con la banda larga. Questo vuol dire conoscenza e informazione, vuol dire aumentare le tipologie di business per le aziende e il telelavoro. Tirano è un punto di passaggio con potenzialità turistiche, commerciali e artigianali. La nuova tecnologia sarà un impulso ulteriore, consentirà crescita e condivisione per tutti».
Terzi ha parlato del «caso Tirano» in senso positivo: il capoluogo abduano al pari di città come Milano grazie all'innovazione e alla sostenibilità a parità di click. «L'efficiente programmazione del bando ha consentito economie derivanti da ottimizzazioni tecnologiche attuate da Telecom Italia meno invasive e meno costose e grazie
all'utilizzo del circuito di teleriscaldamento – ha affermato l'assessore -. A Tirano c'era già un tubo “vuoto” che è stato riempito e ciò ha permesso di limitare i costi, di evitare impatti e di velocizzare i tempi di realizzazione che si sono concentrati in un mese di lavoro. L'obiettivo è di semplificare la vita ai cittadini, rendere più efficace la vita della pubblica amministrazione e il lavoro delle imprese». L'assessore – in una sala consigliare piena zeppa come poche volte accade – ha proseguito dicendo che Tirano ad oggi si trova in una condizione doppiamente avvantaggiata, in cui il gap infrastrutturale è stato colmato due volte con un unico intervento: «L'adeguamento tecnologico, che ha consentito al Comune di Tirano di superare la condizione di digital divide – ha aggiunto - e l'evoluzione tecnologica, che ha assicurato il raggiungimento di performance che solo nelle grandi città forse si può sperare di raggiungere. Vorrei sottolineare che il progetto è stato attuato in tempi che precorrono gli obiettivi dell'Agenda digitale europea di ben 5 anni, rispetto a quanto richiesto dall'Unione europea, che chiede il rispetto dei suoi obiettivi per il 2020». Ha mandato il suo plauso all'iniziativa Enrico Borghi, presidente di Uncem per il quale l’infrastruttura è il primo punto dell’Agenda digitale che Governo e Parlamento hanno varato per rendere più moderno il Paese. E la presenza del senatore morbegnese, Mauro Del Barba, lo ha dimostrato.
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