Cementoamianto da smantellare entro il 2015
Le coperture del centro zootecnico al foro Boario a Tirano «non segnalano evidenti elementi che possano far pensare ad una situazione di pericolosità derivante dall’amianto presente nelle coperture». È scritto nero su bianco. Nessun pericolo imminente a Tirano per la presenza del cemento amianto nelle strutture sul lungo Adda – dove sono presenti i capannoni di due aziende tiranesi e il magazzino comunale - in base ad una relazione firmata dall’ufficio tecnico a seguito di un sopralluogo e opportuni controlli effettuati nel 2013. L’esito delle valutazioni effettuate segnala, inoltre, al Comune proprietario dell’immobile che la copertura presente problemi che devono essere rivolti entro un tempo «ragionevole, ma non indeterminato», preferibilmente entro gli obiettivi regionali del Pral 2015 (Piano regionale amianto Lombardia). In ogni caso il capo dell’area tecnica, Paolo Clementi, indica che «per sciogliere l’indeterminatezza derivante dai metodi usati per valutare la situazione delle coperture – si legge nella relazione – è consigliabile effettuare entro pochi mesi un’analisi dell’aria presente nei luoghi di lavoro ed all’esterno del compendio del centro zootecnico con l’obiettivo specifico di valutare la quantità di fibre di amianto disperse nell’ambiente circostante le coperture e quindi l’effettiva pericolosità o meno di tale situazione di rischio».
Secondo il Pral, come detto, si dovrebbe – in teoria – arrivare entro il 2015 alla rimozione di tutto l’amianto presente in Lombardia. Sulla scorta di questo, l’ufficio tecnico ha proceduto, prima nel gennaio 2009, alla valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto esistenti al foro Boario. Il risultato ha invitato alla bonifica entro tre anni dalla valutazione, termine dunque scaduto. «L’indice di degrado dà un’indicazione generale sulla situazione di rischio causata dalla presenza dell’amianto – prosegue la relazione -, ma per sua natura non accerta una situazione di pericolo per la collettività o i lavoratori e neppure determina la perentorietà delle azioni che vengono proposte». L’ufficio tecnico ha comunque deciso di effettuare quest’anno un nuovo sopralluogo, ottenendo un valore maggiore di quanto rilevato nel 2009, ma con la stessa proposta di intervento intermedia (bonifica entro tre anni). Pertanto per ora si può temporeggiare, pur sapendo che una soluzione andrà trovata.
«La presenza di amianto è a norma di legge – commenta il sindaco, Pietro Del Simone -. Le polemiche dei mesi scorsi sono smentite dalla relazione in cui c’è il grado di pericolosità. Quando si parla di cemento amianto bisogna stare attenti, per questo abbiamo provveduto a fare controlli».
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