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Generale Il forum per discutere di tutto |
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#1 |
Utente
Data Registrazione: 14-11-10
Località: APRICA
Messaggi: 14
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Un grazie anzitutto ad un' amica che mi ha spinto a cercare il film di Sorrentino e a vederlo per condividerne il commento .
Anzitutto dico che è un lavoro splendido e che la lentezza, da alcuni contestata , va di pari passo con la profondità che solo l'intervallo, il silenzio riescono a far emergere. E' infatti proprio nell'intervallo che il regista gioca l'incontro con il pubblico , è lì che il film si riempie di risonanze e significati . Le chiavi di lettura le ho trovate negli spazi, nel non detto ,nel tono e certamente anche nel senso di alcune frasi dette dal protagonosta che hanno vibrato in me. Sorrentino ce lo presenta come individuo originale , una rok star ,e utilizzando la tecnica dell'estraniazione,lo fa parlare come se lui non appartenese a quella realtà E' proprio grazie questo suo modo che riuscirà ad aprire tutte le porte del silenzio sapendo entrare in empatia con coloro cui va incontro Grazie alla magnifica recitazione queste frasi risuonanoin noi , dietro la loro apparente banalità ,come vertà ben scolpite, pillole di saggezza nude : "la paura ti protegge sempre ,ma almeno una volta devi avere coraggio di scegliere e ancora "non so nulla di mio padre ,non lo vedo da 30 anni ..perchè un giorno decisi che non mi voleva bene" "solo i bambini non fumano ,la guerra non avrà mai fine" detta dall'amico cercatore di nazisti e altre che ora mi sfuggono . Il finale chiude il cerchio di un percorso nella memoria verso la ricomposizione di una identità negata simboleggiato dal progressivo sfaldarsi del trucco pesante del mascheramento , simbolo di una generazione ribelle di cui una parte è stata ingoiata dal mondo degli affari e l'altra che è ombra di se stessa poichè ha rinunciato a crescere, ad accettarsi a credere nel proprio valore . Il finale con il ritrovamento dell'aguzzino nazista del padre , risove i conflitti ,l'angoscia, la colpa, l'infamia con la presa di coscienza : con clik della foto, lui prende atto che la colpa e la pena è del colpevole, che abbraccia la sua parte nera andando al di là dello steccato ,nudo in mezzo alla neve. Il figlio si è liberato dell'ossesione inconscia di un padre , ha accettato la Storia ,ora ha rotto con il ribellismo, con l'apatia; è diventato adulto, ha scelto di esere un uomo nuovo, senza più maschera , ha chiuso con il passato abbracciandone le ombre.La pistolacon cui voleva vendicare le brutalità subite dal padre nel lager , non gli è servita ,il cerchio della vendetta si è chiuso in modo inaspettato. La sigaretta condivisa con uno sconosciuto,mentre sono appoggiati di schiena alla ringhiera di un ponte ,segna la conquista del presente e il superamento del passato. Elisabetta Polatti Sabe Ultima modifica di elisabetta polatti : 27-01-15 alle ore 18:59 |
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