Senza voler ridurre con le parole l’importanza di questo documento affrescato ma tentando di utilizzare un’immagine dei nostri tempi, guardando le Opere di Misericordia Corporale sembra di essere di fronte ad una sorta di “fumetto” illustrato, con didascalie tratte dal Vangelo di Matteo (in uno dei due cicli). Sette scene in cui il buon cristiano dà da mangiare agli affamanti, da bere agli assetati, accoglie i forestieri, veste gli ignudi, visita i carcerati, assiste gli ammalati e seppellisce i morti. La figura del bisognoso è Cristo stesso, come si riconosce dall’aureola crociata.
I due cicli delle Opere di Misericordia, custoditi nel Museo valtellinese di storia e arte, tornano “a casa”, anche se per breve tempo, nella mostra “Hoc opus fecit fieri” che l’associazione San Fedele di Poggiridenti – o, meglio sarebbe dire, di Pendolasco, antico nome del paese sostituito con Poggiridenti solo nel 1929 – promuove in collaborazione con il MVSA nella serie di iniziative per il cinque centenario della fondazione della parrocchia di San Fedele che cade nel 2014.
Qui l'approfondimento:
http://www.abriga.it/approf/det_appr...ofondimenti=84