Con le elezioni, nuove deleghe green economy
Al bando le “vecchie” deleghe a Lavori Pubblici, Sport, Urbanistica o Turismo. Occorrono nuovi vocaboli che facciano riferimento alla green economy: sostenibilità, benessere, limiti dello sviluppo, paesaggi e rigenerazione urbana. Ma c’è chi ipotizza anche ecologia, pulizia nettezza urbana ed extraurbana e azioni di volontariato.
In un fase pre-elettorale che, a dire il vero, pare sonnecchiante un po’ ovunque in Valle (ancora non è chiaro neppure quanti componenti di lista serviranno), a Ponte in Valtellina ci pensa l’associazione culturale Punto.Ponte a ravvivare il clima ed accendere un po’ il dibattito. Sul profilo facebook del sodalizio, infatti, da giorni ormai è in atto una provocazione bella e buona nei confronti della prossima tornata elettorale pontasca. Ai lettori viene proposto di partecipare alla simulazione democratica della prossima giunta comunale di Ponte inviando proposte che daranno diritto, se inserite nei commenti, ad entrare a far parte di una commissione. Passo successivo è stato quello delle “sindacarie” per scegliere il candidato sindaco di Ponte in Valtellina. Logo prescelto – altrettanto provocatorio – quello di una struttura (che ad alcuni ha dato l’idea di fare il verso alla tormentata vicenda dell’ecomostro di Ponte) al cui apice ci sono tanti alberi verdi ad indicare la fine o, quanto meno, l’auspicio della fine dell’economia edilizia e l’inizio di una nuova era. Anche per Ponte.
La provocazione è chiara, anche se a dire il vero nessun pontasco, o quasi, ha detto la sua in merito. «E’ chiaro che si tratta di una provocazione – spiega Gianmario Folini, presidente di Punto.Ponte -, ma è il metodo più chiaro e trasparente per produrre discussione e dibattito in paese. È un invito ad usare il digitale come piattaforma per Ponte. Proporremo anche i nostri tre candidati, che non sono cittadini di Ponte, per rompere la retorica del localismo».
Parodie a parte, cosa sta succedendo nella località? Chi sostituirà l’uscente sindaco, Franco Biscotti, che ha concluso due mandati amministrativi? Voci insistenti hanno fatto il nome dell’assessore alla Cultura, Elena Folini, che risponde: «E’ una bugia colossale. Non sarò io il nuovo candidato sindaco, a meno che non lavori 24 ore su 24. In questi dieci anni mi sono resa conto dell’impegno che ci vuole e non ho la possibilità oggi di offrirlo fra la mia professione, la figura di madre e la famiglia. Non è detto, però, che possa garantire il mio apporto esterno. Siamo ancora in fase di valutazione». Altro nome circolato è quello dell’attuale vicesindaco e presidente della Provincia, Massimo Sertori, ma ciò è anche legato anche al futuro dell’ente Provincia, che resta ancora poco chiaro.
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